MUSICA

Procol Harum

storia del gruppo

1966, Inghilterra: i "Paramounts", complesso Rhythm & Blues con all'attivo sei singoli, si sciolgono segnando l'inizio della storia dei Procol Harum

Alcuni dei componenti migrano verso altri gruppi mentre il paroliere Keith Reid, ed il compositore, con una buona cultura classica alle giovani spalle, Gary Brooker decidono di scrivere canzoni a "tempo pieno" e in un anno di lavoro riescono a produrre melodie e testi decisamente particolari. Si tratta ora di formare un gruppo: Gary Brooker era il pianista e la voce solista dei "Paramounts", del vecchio gruppo ricontattano il bassista David Knights, mentre "nuovi" sono il chitarrista Ray Royer ed il batterista Bobby Harrison. Trovano un produttore, Denny Cordell, già famoso all'epoca e che diventerà leggenda negli anni, si danno un nome, "Pinewoods" ... ed il gioco è fatto!

Gli stravolgimenti iniziano prima dell'incizione del pezzo: cambio di nome, da "Pinewoods" appunto a Procol Harum, Cordell sostituisce il batterista Bobby Harrison con il più caratteriale Bill Eyden e, grazie ad un annuncio sul Melody Maker, arriva Matthew Fisher all'organo. L'audizione di Fisher avviene tra le mura domestiche di quest'ultimo, a Croydon, un sobborgo di Londra, e l'arruolamento avviene soprattutto grazie al rarissimo organo Hammond M-160 con Leslie che possiede.

Qual'era il pezzo da incidere? "A whiter shade of pale".

Il primo impatto con il pubblico avviene attraverso "Radio Londra", leggendaria emittente pirata dell'epoca con un indice di ascolto, tra i giovani, più alto di quello della BBC stessa: tra gli ascoltatori il successo è incredibile!

Nella formazione un particolare assolutamente inusuale che sicuramente ha caratterizzato le sonorità innovative del gruppo: la presenza sia di un organista che di un pianista.

E mentre tutt'intorno i musicisti cercano, finito il beat, una nuova strada, chi verso il rock-blues d'oltre oceano, chi verso le mistiche sonorità orientali, quei sei ragazzotti dal passato poco meno che sconosciuto stanno "inventando" il Progressive o, come veniva chiamato all'epoca, pop sinfonico o rock barocco.

I Procol Harum si presentano per la prima volta in pubblico il 5 giugno 1967, al Saville Theater, aprendo il concerto di Jimi Hendrix . In quattro giorni, "A Whiter Shade of Pale" è in testa alle classifiche di vendita inglesi e ci resta per sei settimane. Travalica i confini inglesi e diventa un successo mondiale in tempi strettissimi, basti pensare che il mese successivo è in testa alle classifiche americane e le copie vendute in tutto il mondo arrivano a 6.000.000.

Nel frattempo la formazione subisce un'altra trasformazione. Il 15 giugno 1967, dieci giorni dopo il concerto al Saville Theater , arrivano gli ultimi due ex "Paramounts": l'eccellente chitarrista Robin Trower ed il batterista Barry 'BJ' Wilson.

Ad ottobre esce il secondo singolo, "Homburg" che entra nelle classifiche inglesi; subito dopo, il primo LP, "Procol Harum", che incontra un'ottima risposta da parte del pubblico americano.

Nel marzo del 1968 "A Whiter Shade of Pale" viene premiata come "Canzone dell'Anno" e, nel novembre dello stesso anno, esce il secondo album, "Shine on Brightly", che porta in sè un'altra innovazione essenziale per il nascente progressive: "In Held 'Twas I" è una suite puramente strumentale di 18 minuti.

Ha successo in America, ma manca le classifiche inglesi. In compenso a dicembre i sei ragazzotti inglesi di cui sopra suonano al Pop Festival di Miami, davanti a 100.000 persone, assieme a gente del calibro dei Canned Heat, Chuck Berry, i Fleetwood Mac ed i The Turtles

La strada è ormai costellata di successi che si rinnovano ad ogni concerto: il 9 aprile del '69, Festival Pop di Palm Springs (California), assieme ad Ike e Tina Turner e John Mayall; il 22 giugno sono al Park Festival di Toronto (Canada), assieme ai Blood Sweat and Tears e Chuck Berry; il 1° agosto sono ad Atlanta per il locale Pop Festival con Janis Joplin, Creedence Clearwater Revival e The Byrds, davanti a 100.000 persone.

Si susseguono anche gli album, al ritmo di uno all'anno circa: "A Salty Dog" nel 1969, con l'assurdo grido di gabbiani in apertura e chiusura del brano omonimo; "Home" nel luglio del '70, nel quale l'uscito Mathew Fisher lascia l'organo in mano a Chris Copping. Dopo qualche giorno dall'uscita dell'album il concerto di tre giorni a Byron in Georgia, per l'Atlanta Pop Festival: 200.000 persone per vedere loro, Jimi Hendrix, gli Allman Brothers, i Jethro Tull ed i Captain Beefheart

28 agosto 1970: Isola di Wight ... poi sosta fino al giugno del 1971, nel quale esce "Broken Barricades" . A novembre il concerto all'Holiday Inn di Edmonton (Alberta), uscito come album l'anno successivo con il titolo "Procol Harum Live": 3.000 persone in platea, sul palco un'orchestra sinfonica di 54 elementi, 24 componenti del coro e ... i Procol Harum.

"Grand Hotel" (Chrysalis, 1973) e "Exotic Birds And Fruit" (1974) sono due album fortemente "concept", dopo i quali, però, il livello artistico inizia una fase di discesa che porta allo scioglimento (momentaneo) del gruppo nel 1977, dopo l'incisione di "Something magic". Nel 1991, con "The prodigal stranger", la riunione che dura ancora.

L'unica nota amara, forse, di tutta la lunga carriera dei Procol Harum la notizia della causa intentata nel 2005 da Matthew Fisher contro Gary Brooker e Keith Reid per il riconoscimento quale co-autore di "A Whiter Shade Of Pale". Nel 2006 il primo grado del giudizio dà ragione a Matthew Fisher, mentre nel 2008 una seconda sentenza, pur ribadendo la co-paternità, salvaguarda le royalties ribadendo che spettano solo a Gary Brooker e Keith Reid.

Si ringrazia l'anonimo visitatore che ci ha segnalato le modalità dell'entrata nel gruppo da parte di Matthew Fisher e della causa intentata dallo stesso contro Gary Brooker e Keith Reid.

Rosalba Crosilla

Pubblicato nel 2009